Alla scoperta della Riserva naturale
delle Valli del Mincio

Le Valli del Mincio

Il Mincio nasce a Peschiera, dal Lago di Garda. Giunto tra Rivalta e Grazie, dopo aver bagnato i territori di Ponti sul Mincio, Monzambano, Volta Mantovana e Goito, il fiume rallenta la sua corsa dando origine alla Riserva naturale delle Valli del Mincio: una palude che si estende per circa 1400 ettari dichiarata nel 1971 zona umida d’importanza internazionale.

La Riserva appare come un dedalo di canali contornati da canneti e cariceti dove, tra la fitta vegetazione, si naviga silenziosamente sulle acque colorate da ninfee, nannuferi, ibischi di palude e castagne d’acqua.

È il regno incontaminato degli uccelli acquatici quali aironi, svassi, tarabusi e altre rare specie che qui sostano e nidificano.

Il fior di Loto

La bellezza senza tempo del fior di Loto, un’icona di eleganza e armonia

Nei mesi di giugno, luglio e agosto, sul Lago Superiore è possibile ammirare la sorprendente apparizione del fior di Loto. 

Importato dall’Oriente nel 1921 ha continuato a crescere e a diffondersi, formando delle vere e proprie isole galleggianti, divenendo uno dei simboli indiscussi di Mantova.

Simbolo di purezza

Il fior di Loto è spesso associato alla purezza, poiché cresce in acque fangose ma emerge immacolato e incontaminato.

valore religioso e spirituale

Il fior di Loto ha un’importante valenza simbolica in molte culture orientali, dove rappresenta l’illuminazione, la saggezza e la pace interiore.

Rinascita e rigenerazione

Il fior di Loto rappresenta anche la capacità di superare le difficoltà e di rinascere, poiché ogni notte il fiore si chiude e affonda sotto l’acqua, per riemergere la mattina seguente fresco e rigoglioso.

Utilizzo in medicina e cosmetica

Alcune parti del fior di Loto sono utilizzate in medicina tradizionale per le loro proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, mentre i suoi estratti sono spesso presenti in prodotti cosmetici per la loro capacità idratante e lenitiva sulla pelle.

La flora e la fauna

Paesaggio della Riserva

La Riserva è caratterizzata da canali contornati da canneti e cariceti, e le acque sono colorate da ninfee, nannuferi, ibischi di palude e castagne d’acqua.

Opere antropiche

Nel corso dei secoli, opere antropiche sono state realizzate per piegare il corso delle acque alle esigenze umane. Tuttavia, brevi tratti della Riserva conservano ancora importanti testimonianze naturalistiche.

Uccelli acquatici

La Riserva ospita numerosi uccelli acquatici, come aironi, svassi, tarabusi e altre rare specie. Circa 300 specie di uccelli sono presenti nella Riserva, tra cui nidificanti, stanziali e migratrici.

i laghi di mantova

Poco prima di Mantova, il Mincio si allarga formando il Lago Superiore: il primo dei tre laghi che circondano la città, riconoscibile per l’immancabile fioritura estiva del fior di Loto.

L’arte e la storia

Sulle rive del Mincio sorgono suggestivi borghi ricchi di storia e di arte.
Adagiate sulla sponda destra del fiume si trovano Rivalta, nel cuore della Riserva naturale e sede del Museo Etnografico dei Mestieri del Fiume, poi Grazie famosa per il suo antico Santuario mariano avvolto da leggende popolari.
Proseguendo, Curtatone e Montanara che rappresentano una delle più belle pagine del Risorgimento italiano e, infine, Borgo Angeli antico villaggio di pescatori.
Percorrendo il corso del fiume si arriva al Lago Superiore, il primo dei tre laghi che circondano Mantova.
La città, che sembra emergere dalle acque con il suo elegante profilo di cupole e torri, è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 2008.

La Basilica di Sant’Andrea,
nel cuore del centro storico di Mantova

Il santuario delle Grazie. Ai suoi piedi le opere dei Madonnari dell’Antichissima Fiera delle Grazie

L’interno del santuario delle Grazie

Museo Etnografico a Rivalta sul Mincio

L’interno del Museo Etnografico

Borgo Angeli

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